domenica 10 maggio 2015

Territorio, Lombardia e Veneto le più "consumate"

Territorio, consumo di suolo al 7% del totale nazionale. In cima la Lombardia

Articolo de "Il Fatto Quotidiano" del 06 maggio 2015

Il rapporto "Recuperiamo terreno" dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale evidenzia un dato allarmante sulle coste italiane: il 19,4% dei litorale entro i 300 metri dal mare è stato impermeabilizzato. L'aumento del cemento è attribuito alle periferie e alle aree a bassa densità


Le coste italiane sono ricoperte dal cemento: il 19,4% dei litorale entro i 300 metri dal mare è stato impermeabilizzato, così come il 16% tra i 300 e i 1.000 metri. Lo certifica “Recuperiamo terreno – rapporto sul consumo di suolo 2015″, la ricerca redatta dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) secondo cui quasi il 20% della fascia costiera italiana – oltre 500 Kmq, l’equivalente dell’intera costa sarda -, è perso ormai irrimediabilmente e evidenzia come le aree costiere abbiano quasi triplicato il dato nazionale, che stima un consumo complessivo di suolo pari al 7% del territorio nazionale.
Il cemento ha attaccato anche 34mila ettari all’interno di aree protette, il 9% delle zone a pericolosità idraulica e il 5% delle rive di fiumi e laghi. Ma non sono state risparmiate neppure le zone considerate “non consumabili“, montagne, aree a pendenza elevata e zone umide. La percentuale di suolo direttamente impermeabilizzato è salita al 7% (il 158% in più rispetto agli Anni ’50) e ammonta a oltre il 50% il territorio che, anche se non direttamente coinvolto, ne subisce gli impatti devastanti. Ha rallentato, invece, negli ultimi cinque anni la velocità di consumo, con una media di 6-7 metri quadri al secondo.

Cavaion Veronese - Loc. Ceriel