giovedì 13 agosto 2015

H2O Avventure acquatiche cavaionesi, ovvero quando le parole valgono più dei fatti


Venerdì 24 Luglio – mattina
Apro il rubinetto dell’acqua per lavarmi i denti e mi accorgo che è grigiastra.
Passo immediatamente all’acqua minerale.
Suppongo sia una cosa momentanea, dovuta a qualche intervento sull’acquedotto.
In serata mi accorgo che il grigiore è, sì, diminuito, ma persiste.
Alle 20.56, scrivo una mail alla Sindaca e alla Vice, la Dottoressa Arianna Rizzi, medico condotto.

Questa mattina dal rubinetto fuorusciva acqua abbastanza torbida, questa sera mi pare meno torbida, ma non ancora incolore, cristallina. Ad ogni buon conto continuerò ad usare l'acqua minerale per lavarmi i denti.
Problemi all'acquedotto?
In attesa di notizie, si spera confortanti, saluto cordialmente
Adriana Bozzetto

Lunedì 27 Luglio
Controllo la posta elettronica e trovo la risposta. Per un lapsus la Sindaca si rivolge a me con il nome della dottoressa Rizzi.
La mail era stata inviata alle 15,06.

Ciao Arianna,
ho parlato con l'AGS, sono intervenuti ancora ieri
(26 luglio n.d.A.) per risolvere il problema con gli operai (stanno verificando la causa), oggi stanno monitorando (sembra che l'acqua stia tornando alla normalità) e domani mattina l'idraulico AGS farà più sopralluoghi.
In questa fase, per sicurezza, meglio non berla! ho chiesto all'ags di darmi info in tempo reale ti tengo comunque aggiornata.
grazie
ciao
sabrina

Mercoledì 29 Luglio – mattina
Esco per andare a prendere il pane.
Decido di fare un giro più lungo per scendere e passo da via San Michele.
Qui scopro la presenza di un avviso del Comune datato 27 Luglio nel quale si rende noto agli abitanti delle vie San Michele, Belvedere e Calcarara “di non utilizzare l’acqua potabile per uso umano in quanto ci sono in corso delle verifiche all’impianto idrico potabile da parte dell’Azienda Gardesana Servizi (AGS)
Abito in via Belvedere ma davanti a casa mia non ho visto niente.
In basso, nelle vicinanze del Municipio incontro la Sindaca, chiedo spiegazioni e reclamo l’assenza dell’Avviso nella mia via. Mi riservo, tuttavia, di controllare al ritorno a casa e poi informarla.
Informo la Sindaca confermando l’assenza dell’avviso. Nel pomeriggio, verrà apposto ai lampioni nel tratto di strada prospiciente la mia abitazione.
Da notare che tale avviso non è presente nella bacheca virtuale del sito del Comune, almeno io non l’ho visto.
Fino a lunedì 3 Agosto nessuna novità.

Lunedì 03 Agosto - pomeriggio
Il fine settimana ero assente. Torno lunedì  27 verso le 15,45. L’acqua c’è, non mi pare proprio pulitissima, ma, al momento non approfondisco, devo solo lavarmi le mani.

Alle 20.30 comincia il bello.
Sento suonare il campanello, mi affaccio alla finestra e vedo una giovane coppia. Riconosco la ragazza, che si presenta. E’ la figlia di amici tedeschi che hanno in affitto un appartamento vicino a casa mia. Il papà le aveva detto di rivolgersi a me per aiuto. Mi chiede se da me arriva l’acqua. Trovo la domanda un po’ strana e controllo: anche dai miei rubinetti non fuoriesce nulla. Glielo dico aggiungendo che, però, non ne so niente e che mi sarei informata interpellando la Frau Bürgermeisterin (la signora Sindaca). Sorridendo la ragazza dice che cuocerà la pasta con la minerale.
Telefono alla prima cittadina la quale, meravigliata, mi dice che l’AGS aveva informato a voce tutte le abitazioni coinvolte e/o lasciando un messaggio nella cassetta delle lettere e mi comunica che il blocco dell’erogazione, iniziato alle 20.00 sarebbe finito alle 8.00 del giorno dopo, martedì 4.
Ribadisco che la mia cassetta delle lettere era vuota e che ero rientrata a casa solo nel pomeriggio, forse avevano avvisato prima del mio rientro, ad ogni buon conto avrei indagato.

Così faccio: né quelli che abitano al primo piano del 38 di Via Belvedere, dove risiedo, né altri miei vicini hanno mai sentito suonare il campanello pur essendo sempre presente qualcuno in casa, né c’erano avvisi nella loro cassetta delle lettere, altrimenti qualcuno non sarebbe rimasto a secco mentre bell’insaponato, si stava facendo la doccia.

Metto al corrente vicini e vicinissimi italiani e stranieri che l’acqua mancherà fino alle ore 8.00 di martedì 4.
Proseguo e scendo in piazza, all’altezza dell’imbocco dell’Introl Soletti, incontro un gruppo di persone dell’AGS. Mi lamento. Il responsabile afferma che nel pomeriggio avevano esposto l’avviso e mi indica quello vicino a lui. Interruzione dalle 20.00 di lunedì 3 alle 12.00 di martedì 4.
Peccato che sul tratto di via Belvedere dove abito non ci sia niente.
Il gestore della Locanda dispone  di acqua potabile. In seguito alle sue proteste lo hanno collegato, tramite un tubo di gomma, direttamente alla cisterna. A tale tubo, fissato all’asta del cartello segnaletico di Stop all’imbocco di via Belvedere, è stato applicato un rubinetto in modo da consentire a chiunque di approvvigionarsi di acqua potabile.
Torno a casa e aggiorno vicini e vicinissimi, italiani e stranieri, che l’acqua mancherà fino alle ore 12.00 di martedì 4.

Martedì 4 Agosto
Martedì mattina devo andare a Sommacampagna, ritorno a Cavaion passando da Peschiera, da mio fratello, per fare una doccia.
All’andata, attraversando la piazza della Chiesa, rivedo il responsabile dell’AGS incontrato la sera prima. Era con due funzionari della ASL. Mi fermo e chiedo notizie.  Quando rientro, verso le 12.30 l’acqua c’è. Bene, tutto è ritornato alla normalità.
Martedì sera vado in piazza, alla Locanda, per una bibita in compagnia di afflitti acquatici.
Scoperta: l’erogazione è ripresa, ma l’acqua non è ancora sicura, bisognerà aspettare qualche giorno per i necessari controlli.

Mercoledì 5 Agosto – mattina
Telefono all’AGS e chiedo come stanno le cose. Mi confermano quanto appreso la sera, l’acqua non è ancora sicura bisognerà attendere il risultato di analisi in corso. L’erogazione era tornata alla normalità però restava in vigore l’avviso del 27 (e l’ordinanza del 29, mai vista da queste parti). Buono a sapersi!
Chiedo quanto tempo sia necessario per conoscere l’esito dei controlli: 10 giorni, perché le analisi dovranno seguire un iter complesso.
Ringrazio, chiudo e contatto immediatamente la Sindaca: perché non siamo stati tempestivamente informati sullo stato dell’arte?
Mi fa presente che mi aveva scritta una mail e che era stato pubblicato un avviso sulla bacheca virtuale (a che ora?) del Comune. Controllerò: era vero, alle 19.47 della sera prima, il 4 Agosto, mi aveva inviata una informazione per posta elettronica, ma io non sto tutto il giorno attaccata al computer a consultare posta e sito del Comune per vedere cosa succede. E magari esco anche. E quelli che il computer non lo usano?
Obiezione, ma la gente si deve anche parlare. Appunto, ho replicato, lo sono venuta a sapere proprio in questo modo!
Per farla breve, attendeva informazioni dall’AGS per sapere quanto giorni duravano i controlli e appena ricevuta l’informazione avrebbe provveduto a comunicarlo agli interessati.
Le faccio presente che, proprio dall’AGS, avevo appena appreso che erano necessari 10 giorni e insistevo sul fatto che l’avviso doveva essere affisso alla cassetta delle lettere di ogni abitazione colpita, come fanno quelli dell’associazione Mato Grosso per informare che passeranno per la raccolta di questo o quello. Chissà, avranno frequentato qualche master bocconiano di comunicazione efficace.

Finalmente è stato fatto così e, nel primissimo pomeriggio, l’informazione aveva assunto un carattere capillare, con buona pace di tutti quelli che avevano ripreso a bersi l’acqua nel frattempo, dalle 12 del giorno 4, amici di sventura di tutti gli altri che se la sono bevuta a causa delle lacune informative iniziali.
Naturalmente l’avviso di astenersi per ancora 10 giorni dall’uso come acqua potabile del liquido che fuoriesce dai rubinetti è stato affisso anche all’abitazione di chi tutto questo ha provocato, “a causa di una manovra azzardata”. Non mi paiono appropriati né il sostantivo, manovra, né l’aggettivo, azzardato. In casi del genere parlerei piuttosto di irresponsabile intervento.

E adesso arriviamo all’ultimo tassello, così si spera, del mosaico.
Da un articolo apparso su L’Arena del 7 Agosto veniamo a sapere che per alleviare il disagio dei residenti in questa parte del paese, AGS e Comune hanno stabilito di dotare ogni nucleo familiare di una tessera del valore di 10 euro per rifornimenti gratuiti alla casetta dell’acqua in via Berengario. Avete presente dove si trova?
E poi, perché 10 Euro ad ogni nucleo familiare? Il mio nucleo è composto da 1 persona, la sottoscritta, quello dei miei vicinissimi da 4. Inoltre non te lo recapitano a casa, la tessera, bisogna farne richiesta seguendo la solita procedura: carta d’identità, moduli da compilare, ecc. ecc.
E tutti i proprietari di seconde case a Cavaion? Quelli che pagano l’IMU. E qualche turista in affitto, afflitto anche lui? Non ne hanno diritto, però: “Inoltre AGS ha istallato un rubinetto (sono 2, n.d.A.) in via 27 marzo 1945, all’incrocio con via Calcarara, dove pure l’approvvigionamento è gratuito” , e la quantità non contingentata.
Per chi non sapesse dove si trova via 27 marzo 1945 è la strada che, dalla piazza della Chiesa,  conduce ad Incaffi e i 2 rubinetti sono applicati alla cisterna che si trova, per chi sale,  alla sinistra della cabina dell’energia elettrica.
Decisamente più comodo per chi sta da queste parti, meno avvilente, per non dire umiliante, e più consono alla vocazione turistica cavaionese.

Piccolo particolare, io, L’Arena non la leggo: sono stata informata dal network personale.

Non era forse era meglio parlare di litri a costo zero non di 10 Euro? Non è educato dichiarare il costo dei regali. Cosa ne dice l’addetto alla comunicazione dell’attuale Amministrazione, molto attivo, ma non in questo caso?
Perché tale informazione, almeno quella dei rubinetti in via 27 Marzo 1945, non è stata inserita nell’ultimo avviso del 5 Agosto? L’Amministrazione ne era di certo a conoscenza visto che l’AGS me l’aveva comunicato nel corso del colloquio telefonico della mattina del 5 Agosto.

Nell’avviso che rendeva noto il blocco dell’erogazione dell’acqua nelle zone colpite, redatto dall’AGS, questa si scusava per il disagio arrecato.

Avete letto qualche cosa del genere a firma dell’Amministrazione?

Augurando all’acqua di superare brillantemente gli esami,  e il mio sincero augurio non è di certo disinteressato, mi congedo.

Adriana Bozzetto – la solita extra comunitaria


P.S. Che cosa bisogna fare per farsi rimborsare le spese extra per l’acquisto di carta igienica?

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