domenica 2 settembre 2012

Lazise, musica per mattoni!

Articolo del 19 agosto 2012 tratto dal sito veramente.org

La mafia nostrana a Lazise

Spesso si parla delle infiltrazioni della mafia nell’economia veneta. C’è una mafia molto più insidiosa e più radicata, che viene da vicino e che controlla gran parte dei finanziamenti pubblici e dei capitali provenienti dalle lottizzazioni dei Comuni...
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Abbiamo letto sui quotidiani il resoconto della presentazione del “grande progetto di Polo Musicale” a Lazise, in località Rocchetti:
“Una superficie coperta di 6.000 metri quadrati che insiste su un´area di complessivi 35.000 metri quadrati dove troveranno spazio aule per la musica, la danza, la musicoterapia, sale registrazione di regia, biblioteca e un teatro estivo e invernale.
Un progetto dal costo complessivo di circa nove milioni di euro, tre dei quali saranno assorbiti dai primi due stralci destinati alla realizzazione dell´area didattica e alle opere di urbanizzazione.
Contemporaneamente ai lavori per il Polo culturale partiranno anche quelli per le urbanizzazioni concesse sempre in località Rocchetti al privato con l´accordo – 10.000 metri cubi di edilizia residenziale popolare e 25.000 metri cubi di edilizia privata libera – e per la sistemazione del lungolago sino al campeggio comunale: un intervento, quest´ultimo, del valore di 800.000 euro sempre pagati, secondo quanto previsto dall´accordo con il Comune, dalla società Area Progresso”.
Vale la pena di farci un giro in località Rocchetti, a due km dal centro di Lazise in direzione Pastrengo, per rendersi conto di quanto sia astrusa la collocazione di un polo che dovrebbe essere facilmente accessibile per gli abitanti di Lazise.
Ma ancora più interessante è scoprire cosa c’è adesso in località Rocchetti. Ci sono:  un enorme fabbricato industriale mai utilizzato (avrebbe dovuto essere una cantina vinicola), una costruzione civile a due piani (mai portata a termine) e tutt’intorno vigneti.
La cantina è stata costruita nei primi anni 2000 con un contributo europeo di 279 milioni di lire, ottenuto attraverso l’Ispettorato Regionale per l’agricoltura. I proprietari della cantina sono gli stessi che, nello stesso periodo, “spianavano” la Prateria del  Maso di Montecchio per impiantarvi un vigneto intensivo. Una serie di gravissimi illeciti amministrativi portarono al sequestro di tutti i terreni per più di un anno.
Ma torniamo a Lazise dove, tra il 2000 e il 2010, con i sindaci Sebastiano e Franceschini, in località La Pezza (la zona compresa fra la Strada Provinciale VR-Lazise e la strada Gardesana, direzione Peschiera) è in atto un vorticoso giro di discutibili lottizzazioni che via via rendono edificabili  zone destinate a verde pubblico e a servizi.
La Provincia (che  a qualcosa evidentemente serve) chiede il ripristino delle zone destinate a verde e a servizi cancellate dalle mappe del Pat ed è a questo punto che viene concepito l’inghippo della Cantina, perché le zone a verde e a servizi vengono spostate, guarda caso, proprio in località Rocchetti, dove ha sede la cantina fantasma, che diventa così la Casa della Cultura e che di colpo vede trasformati tutti i terreni circostanti, attualmente piantati a vigneto, in terreni edificabili (residenziale mc. 25.000,00 e residenziale convenzionato mc. 10.000,00, totale mc. 35.000,00).
Chiunque può fare un calcolo abbastanza preciso del valore in euro di questa trasformazione e il risultato sarà comunque molto superiore al valore calcolato dal Comune di Lazise in € 4.850.000,00.
Come era prevedibile, i nomi delle società titolari dei terreni sono cambiati più volte, passando dalla originaria SOCIETA’ AGRICOLA ROCCHETTI alla attuale  SOCIETA’ AREA PROGRESSO, ma, come tutti sanno, cambiando l’ordine degli addendi (o dei soci), il risultato non cambia.
Il sindaco di Lazise Franceschini, l’architetto Alfredo Pasquetto, il sindaco di Peschiera Chincarini (tutti presenti alla kermesse) sono personaggi noti per il loro impegno nella salvaguardia del territorio, nella tutela dei valori paesaggistici e nella lotta contro la speculazione edilizia nel basso lago.

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